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sanMichele inPiazza
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a battaglia è stata difficile.
Per ricostruire la complicata situazione di quell'opera incompleta abbiamo fatto visure e soppralluoghi,
incontrato l'Architetto Carmassi, i tecnici della Soprintendenza, quelli del Comune e della Curia Vescovile.
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Credo che avessimo alla fine più informazioni del suo proprietario...
Abbiamo costituito un Comitato, raccolto le procure dal Notaio,
aperto un Conto in Banca sul quale sono state versate le caparre che avremmo versate al Comune; e poi abbiamo
fatto un'aperta e formale manifestazione di interesse all'acquisto.
Era l'11 dicembre 2009.
Qui è pubblicata la copia di tutti i documenti : ne trovi la lista di seguito.
(le comunicazioni ufficiali mi sono divertito a riprodurle su "carta bollata")
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Presentazione Ufficiale del Comitato, (6 ottobre 2009)
- Prima notizia di stampa su La Nazione, (10 ottobre 2009)
- Manifestazione di Interesse all'Acquisto, (11 dicembre 2009)
questa manifestazione di interesse fu pubblicizzata in conferenza stampa,
ma non ha mai ricevuto risposta ufficiale dal Comune
- Sollecito, (dopo 2 mesi)
- Informativa al Consiglio Comunale, (8 marzo 2010)
- Lettera riservata al Sindaco, (12 marzo 2010, trasmessa a mano)
le due pagine finali con le cifre furono mostrate ma NON consegnate
- Aggiornamento e reiterazione della proposta, (22 aprile 2010)
le due pagine finali con le cifre furono discusse ma NON consegnate
- Proposta Informale di Accordo, (20 giugno 2010)
la pagina finale con le cifre NON fu consegnata
- Riformulazione finale, dell’Avv. Prof. Azzena, (21 giugno 2010)
l’ultima proposta dava al Comune 90 giorni di tempo per la risposta
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Comunicato Stampa di sollecito, (10 agosto 2010)
Dopo mesi di trattative soltanto verbali, e dopo aver speso molto lavoro professionale e molti soldi,
ci siamo ritirati dall'impresa.
Il Comune difatti aveva deciso, senza essersi mai degnato di dare risposta formale al nostro Comitato,
che sarebbe stato in grado vendere a condizioni migliori.
- QUI
è motivata la decisione dell'Amministrazione Comunale.
Quindi, abbiamo restituito la caparra a tutti quelli che aspettavano di comprare, chiuso il Conto in Banca,
annullato le deleghe notarili, sciolto il Comitato.
Di seguito ci sono gli articoli di pisanotizie in merito alla fine del nostro tentativo:
Come sia andata negli anni successivi, puoi leggerlo su pisanotizie e nelle cronache locali :
- pagina de La Nazione, (20 novembre 2010)
- pagina de Il Tirreno, (20 novembre 2010)
- la mattonaia in cambio di lavori pubblici, (26 novembre 2010)
- la mattonia si scambierà per lavori pubblici, (03 dicembre 2010)
- a settembre il bando per la mattonaia, (26 luglio 2011)
- quelle case popolari mai nate, (06 dicembre 2011)
- la Mattonaia non finanzierà il Mediceo, (15 gennaio 2012)
- la giunta Filippeschi si inventa un consenso..., (29 gennaio 2012)
- lungarno Mediceo conto alla rovescia, (16 febbraio 2012)
- Mattonaia ancora al palo..., (17 febbraio 2012)
- vendita Mattonaia, compare la fognatura di Marina, (24 febbraio 2012)
- Mattonaia in cambio delle fogne a Marina, (2 marzo 2012)
- stretta finale, Mattonaia in vendita, (7 aprile 2012)
- Mattonaia, accordo fatto con la Chiesa. A settembre il bando, (29 luglio 2012)
- un pezzo di marciapiede divide Comune e Curia, (16 novembre 2012)
Ad oggi (dicembre 2012), tre anni dopo la proposta del nostro Comitato, la Piazza di San Michele in Borgo è ancora
invisibile e nascosta: il Comune non ha emesso alcun bando, accampando problemi tutti già da tempo ben noti.
Probabilmente nessuna impresa edile è realmente interessata a rilevare il complesso.
Invece dei luminosi squarci di accesso, sui vicoli incombe sempre una muraglia scura...
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era una volta (e a Pisa c'è sempre) un'Amministrazione Comunale che non
ha preso in considerazione, forse per supponenza e di certo con ignoranza, l'offerta di alcuni cittadini che avrebbero
investito i propri risparmi per ridare luce ad un pezzo del Centro Storico della propria Città, lontano dalle
speculazioni edilizie.
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Un'Amministrazione che, nei successivi tre anni, non ha ancora dimostrato la capacità di mettere in piedi
una soluzione che fosse migliore della proposta di social co-housing immaginata dal Comitato
sanMichele inPiazza.
Non certo più convincente politicamente, ma nemmeno economicamente più redditizia...
Come tutte le favole, anche questa ha una morale. Provate a immaginarla.
Larga la piazza, stretta la via, dite le vostra che ho detto la mia !
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