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7 Conclusione
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... Libertà è Partecipazione!
Giorgio Gaber, La libertà, 1973
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Infine, un cenno di spiegazione dell'immagine in copertina: Napoli
che si confonde con le sembianze di Partènope; come tutte
le allegorie vuole avere troppi significati.
E' la sintesi grafica di una sensazione che ho cercato di narrare:
come le Sirene, il cui canto oggi gli uomini non ascoltano
più, Napoli ha doppia natura, e dietro l'evidenza di ogni
aspetto nasconde sempre il suo contrario. Due nature di ogni cosa,
che qui convivono in pace.
La Sirena è una creatura dolce e bellissima che, in un
mondo di individui che hanno ben chiara la loro appartenenza
genetica, ha l'avventura di essere metà donna e metà
delfino. O, meglio, non metà dell'uno e metà
dell'altro, ma un armonico insieme, irripetibile e sorprendente.
E Napoli, credo di averlo dimostrato, è una Sirena, un
luogo per certi versi unico, che conserva una sua magìa
altrove estinta. Per qualcuno tutto ciò è mostruoso;
e passa, con la cera nelle orecchie o legato all'albero della
propria nave: non saprà quanto invece sia dolce
abbandonarsi alla sua seduzione, al suo invito.
Ma Napoli, sa di essere Sirena? Oppure rimane sospesa, incerta tra
le sicurezze dell'Occidente ed i resti di una gloria passata, con
la testa di una imprenditoria attiva e la coda tuffata nel
Mediterraneo, indecisa tra cultura e furbizia?
Le due anime di Napoli, da tempo separate per convenienza dei
dominatori, troveranno nel piacere di una nuova comunicazione,
senza più loschi "intermediari", i mezzi per edificare
insieme un futuro? Un futuro nel quale, per ogni cittadino, le
sole "conoscenze giuste" da ricercare siano quelle dei propri
diritti e della propria storia.
Mi congedo con un'osservazione, un fatto forse paradossale, ma che
mi dà spunto per un'ultima riflessione.
E' avvenuto, avviene, può avvenire, che tre ragazzi
d'ingegno, in un garage di una qualunque strada di San Francisco,
inventino un oggetto di grande utilità e con basso costo di
produzione.
E' successo, succede, può succedere allora, che quei tre
fondino una società che arrivi in pochi anni ad essere
quotata a Wall Street, ed a fatturare milioni di dollari.
Avete mai sentito che qualcosa di simile sia accaduta di recente a
Napoli?
E che? Forse il genio di questo popolo è inferiore a quello
Californiano? Non è invece fino alla nausea cantato, con
divertimento di tanti, di come sappia inventarsi ogni giorno un
rimedio alle piccole e grandi, necessarie e pretestuose
difficoltà del vivere?
Allora cos'è: il sole, il mare? No davvero, ché San
Francisco è ben più a Sud del 41° parallelo. Un fato
crudele? Non ci credo.
Un approccio alla vita troppo fatalista, scanzonato? Vi assicuro
che ho trovato, nei cittadini di San Francisco, un'identica,
meravigliosa, incuranza di sè.
Troppa droga, troppa delinquenza? Chi scrive ha passeggiato di
notte per i vicoli fatiscenti a sud di Market Street,
desiderando mille volte di essere, alla stessa ora, nei Quartieri
Spagnuóli!
Povertà, penuria di mezzi? Certo ce n'è tanta, ma
non si può dire che nel recente passato, di soldi ne siano
stati investiti pochi.
Io credo invece che quei ragazzi abbiano trovato, poco fuori dal
loro garage, un'organizzazione commerciale in grado di introdurre
il loro prodotto su di un potenziale mercato mondiale; mentre gli
stessi, se lavorassero, poniamo, in un fóndaco in vico
Sedil Capuano, non avrebbero alcuna speranza di farsi conoscere
oltre i limiti del rione San Lorenzo.
Fino ad oggi quei tre ragazzi di Sedil Capuano, quando non abbiano
dovuto fare i conti con un potere distante e superbo o con un
viscido mondo di intrallazzatori accreditati a corte, avrebbero
trovato in loro soccorso una Carità sciatta ed ottusa,
pronta ad elargire pane e commiserazione a chi chiede di
avere una concreta possibilità nella vita.
E per il futuro? Quanti progetti per una sola Città! Io non
ne ho da proporre, né modelli da additare.
Ma sono convinto che il progetto (e progettare è mio
mestiere) non sia altro che l'organizzazione razionale di
un'immagine sognata.
Ed io, fin qui, ho raccontato un mio sogno
...
... E chi nun tène nient'a fà
S'arreména 'a ccà e 'a llà! ...
terminato nel luglio 1993
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